E514 - Solfatos di sodio
Il solfato di sodio è un sale sodico dell'acido solforico, presente in natura come minerale -thénardite- in forma cristallina romboedrica. È reperibile in varie forme di idratazione: anidro, eptaidrato e decaidrato. Ottenuto in genere come sottoprodotto di processi chimici utilizzanti acido solforico o come spurgo degli impianti di produzione del cloruro di sodio con processo sotto vuoto; in tal caso cristallizza in forma monoclina. Impiegato largamente nell'industria dei detergenti come antiaddensante e come inerte a basso costo. Circa il 50 % della produzione di solfato di sodio anidro è destinata all'industria della detergenza. Trova impiego nell'industria del vetro come agente di raffinazione ed antischiumante. Usato nell'industria tessile come fissatore dei pigmenti e come correttore di densità. Usato in passato nell'industria della carta come sbiancante; l'uso è oggi in calo a causa della modifica dei processi di produzione. Il solfato di sodio tende ad formare incrostazioni insolubili difficili da rimuovere, specialmente sulle superfici in silicone; queste vengono facilmente attaccate dall'acido solforico formando idrogenosolfato di sodio, che ha una maggiore solubilità in acqua. Na2SO4 + H2SO4 ⇌ 2 NaHSO4Per via della sua scarsa reattività, nei laboratori di chimica amatoriali pezzetti grossolani di solfato di sodio di dimensioni tra 2 e 4 millimetri, trovano uso come sfere di ebollizione in alternativa alle più comuni sferette di vetro o pezzi di porcellana. - Wikipedia
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